Microcredito cinque stelle: come funziona il finanziamento m5s?
Richiesta e informazioni sul prestito del microcredito M5S
La nascita del Movimento 5 Stelle ha rappresentato un momento di svolta importante per il mondo politico italiano, ma non solo. Uno dei cavalli di battaglia più importanti della nuova formazione (e torniamo indietro di circa dieci anni) era la promessa della rinuncia ad una parte dello stipendio dei rappresentati pentastellati eletti dal popolo. L’obiettivo era quello di creare un fondo da destinare alla realizzazione di piccoli progetti imprenditoriali sotto la forma di microcredito. Il fondo istituito ha assunto il nome di Microcredito Cinque Stelle: scopriamo quali sono le sue caratteristiche, chi vi può accedere, quali sono i requisiti necessari, come presentare la richiesta di finanziamento ed altre informazioni utili.
Come funziona il microcredito 5 Stelle: requisiti, beneficiari e soggetti esclusi
Prima di tutto è necessario capire cosa sia il Microcredito 5 Stelle, perché è molto facile fare confusione sull’argomento. È bene chiarire subito che non si tratta di una forma di finanziamento diretta: le somme concesse (in seguito vedremo a chi e come) non vengono prese direttamente dal fondo, che ha la funzione di garanzia, ma vengono erogate dalle banche che hanno aderito al progetto e che quindi sono convenzionate. Detto questo, si può aggiungere che il fondo è formato in parte dai soldi derivanti dal taglio degli stipendi dei parlamentari del Movimento Cinque Stelle e in parte dalla contribuzione dello Stato: si parla quindi di circa 10 più 30 milioni di euro. Il fondo è di tipo rotativo, nel senso che sarà possibile concedere nuovi prestiti solo quando saranno rientrati quelli già erogati. I beneficiari del microcredito M5S sono le micro imprese con non più di cinque dipendenti e le partite IVA che hanno difficoltà ad accedere al mondo del credito tradizionale per recuperare i fondi necessari per dare il via alla loro attività oppure per portare avanti quella già avviata (ma non da più di cinque anni).
Oltre ai requisiti minimi, ci sono anche degli elementi che possono permettere ad alcuni progetti di beneficiare di una priorità. Ad esempio, nella regione Lazio c’è una corsia preferenziale per le microimprese che svolgono la loro attività nei campi dell’agricoltura biologica, della produzione di beni eco-compatibili, del commercio equo/solidale, del risparmio energetico, delle energie rinnovabili,, del riciclo e del riuso di beni e materiali, del software libero, del turismo responsabile.
Come si può intuire da quanto detto finora, il finanziamento con microcredito 5 Stelle non può essere richiesto da lavoratori autonomi e imprese che sono attive da più di cinque anni, dalle imprese che vantano più di cinque dipendenti, dalle società di persone, dalle società a responsabilità limitata semplificata e dalle società cooperative che hanno più di dieci dipendenti non soci, dalle società che hanno registrato un attivo patrimoniale superiore ai 300.000 euro o che hanno un ricavo annuo lordo di 200.000 euro oppure ancora che hanno un indebitamento dai 100.000 euro in su. Attenzione, perché neanche chi risulta iscritto nell’elenco dei cattivi pagatori può beneficiare della garanzia del fondo.
Come presentare la richiesta di finanziamento 5 stelle: domanda e documenti necessari
Per poter richiedere il finanziamento grazie al fondo del microcredito M5S è necessario seguire una procedura composta da tre fasi principali. Per prima cosa è necessario presentare la propria idea o il proprio piano imprenditoriale presso un consulente del lavoro, che si occuperà della verifica della presenza dei requisiti previsti dalla normativa. Il secondo passo è rappresentato dalla compilazione della domanda di accesso al microcredito, a cui vanno allegati i documenti necessari: il tutto avviene tramite il sito del Ministero dello Sviluppo Economico; questo può risultare il punto più complicato per chi non ha grande dimestichezza con i servizi online, perché bisogna effettuare una registrazione ed utilizzare le credenziali ottenute (nome utente e password) per accedere all’area riservata del portale mcc.it/microcredito ed inoltrare la richiesta. Il terzo e ultimo passaggio si concretizza con la presentazione della ricevuta della domanda presso un istituto di credito convenzionato: dal momento in cui si ottiene la ricevuta della domanda a quello in cui si presenta la richiesta alla banca non devono passare più di cinque giorni, ma poi si hanno 60 giorni di tempo per presentare anche il piano di business, necessario per dare il via definitivo alla pratica.
Attenzione, però: l’iter che abbiamo appena visto quello da seguire per il microcredito a livello nazionale, ma le cose possono cambiare per le iniziative di natura regionale. In questo caso saranno i singoli bandi a spiegare in modo dettagliato quali sono i passi da seguire: ad esempio, nelle regioni Lazio e Abruzzo è necessario contattare prima una banca convenzionata e poi proseguire con la richiesta vera e propria. A di là di questo, al punto due della trafila appena illustrata abbiamo fatto un accenno a dei documenti da inviare nel momento in cui si presenta la domanda di accesso al microcredito. La lista delle scartoffie da presentare è abbastanza corposa, quindi sarebbe opportuno muoversi per tempo per recuperarle tutte prima di inviare la richiesta. Ovviamente è necessario presentare una copia della propria carta di identità e del codice fiscale, poi è necessario fornire la certificazione di attribuzione della partita IVA, il certificato di iscrizione all’ordine professionale oppure alla CCIAA, il libro unico del lavoro e, per le realtà già attive, i bilanci degli ultimi tre anni.
Microcredito Cinque Stelle: finalità ammesse, importi, durata e condizioni economiche
Dopo aver visto i soggetti che possono ottenere il prestito Movimento 5 Stelle è arrivato il momento di capire per quali finalità è ammesso il ricorso al microcredito. Il finanziamento si può ottenere per acquistare beni e materie prime indispensabili per la produzione e servizi strumentali per lo svolgimento dell’attività, per retribuire i soci lavoratori o i nuovi dipendenti, per pagare corsi di formazione al fine di migliorare la professionalità e le capacità tecniche del lavoratore autonomo o dei dipendenti, pagare corsi di formazione universitari o post universitari per favorire l’ingresso sul mercato del lavoro. Per avere la certezza che il finanziamento verrà utilizzato per una delle finalità ammesse, la banca potrebbe richiedere una specifica attestazione.
Vediamo ora quali sono le condizioni principali dei prestiti ottenuti grazie al fondo Microcredito M5S. Per quanto riguarda l’importo, la somma massima che si può ottenere è pari a 25.000 euro; sono previsti importi più alti (fino a 35.000 euro) per chi richiede l’erogazione frazionata e soddisfa un paio di condizioni, ovvero il pagamento regolare e puntuale delle ultime sei rate ed il raggiungimento (verificato dalla banca) dei risultati intermedi previsti dal contratto. Per essere un po’ più precisi possiamo dare un’occhiata a quanto previsto per il Microcredito 5 Stelle nella regione Lazio. Le microimprese possono ottenere importi tra i 5.000 ed i 25.000 euro, da rimborsare in 36, 48, 72 o 84 rate mensili. Il rimborso avviene con il pagamento di rate mensili costanti e posticipate; è previsto anche un preammortamento di dodici mesi.
È prevista anche la possibilità di pagare le rate con cadenza trimestrale, ma in ogni caso il piano di rimborso non può durare più di sette anni (solo per i prestiti richiesti per pagare i corsi universitari e post universitari si possono concordare dei prolungamenti). Per unto riguarda le condizioni economiche, sempre facendo riferimento a quanto indicato sul sito ufficiale lazio5stelle.it, il finanziamento prevede un tasso di interesse fisso all’1,00%. Viene applicato un tasso di mora del 2,00% a chi paga le rate in ritardo. Non vengono richieste garanzie finanziarie, reali, patrimoniali o personali per la concessione del finanziamento. Il beneficiario non va incontro ai costi di istruttoria, alle spese per l’erogazione e l’incasso, alla penale di estinzione anticipata. Prima di presentare la richiesta di finanziamento non sarebbe una cattiva idea fare una simulazione per scoprire tutte le offerte presenti sul mercato al momento: magari si possono trovare delle soluzioni anche più interessanti!
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!